Storie di Ravenna - Rel. Dott. Franco Gabici

La serata si è aperta con la presentazione del nuovo Socio Onorario Prof. Andrea Contin, Presidente del Polo Scientifico Didattico di Ravenna dell’”Alma Mater Studiorum” (Università di Bologna), accompagnato dalla moglie Monica, il quale ha espresso il proprio impegno a contribuire alle attività di servizio previste dal nostro Club per la comunità ravennate.

Dopo cena, abbiamo avuto il piacere di ascoltare storielle e aneddoti di alcuni personaggi ravennati, raccontati da Franco Gabici, nostro concittadino, giornalista e autore di libri su Ravenna, attualmente Direttore del Planetario e del Museo Ornitologico. Così è trascorsa una piacevole serata sull’ onda di ricordi di alcuni personaggi, che, pur essendo stati  a volte importanti e famosi nel loro campo di attività, hanno conservato quel carattere un po’ “buontempone” tipico del romagnolo. Tra i citati, Carlo Succi, fisico a cui è stato intitolato un asteroide e a cui è stata dedicata una targa ricordo al dipartimento di Fisica di Milano; Jacopo Landoni, grande intellettuale morto durante l’epidemia di colera che colpì la nostra città nel 1855; Sante Mingazzi, inventore delle impalcature metalliche (gli attuali tubi Innocenti); Anacleto Bendazzi, latinista e grandissimo enigmista; il famoso basso lirico Ezio Pinza; il medico Arrigo Montanari, inventore del cateterismo cardiaco (che ha aperto la strada al trapianto di cuore). Sono stati citati, inoltre, anche il grandissimo addestratore di animali Pietro Marra, che ha lavorato al pluripremiato film Ben Hur (corsa delle bighe), e di cui sono stati raccontati alcuni aneddoti con alcuni famosi personaggi cinematografici; Cornelia Fabbri, prima donna italiana laureata in matematica alla Normale di Pisa, Gianni Gambi, il più grande nuotatore fondista di tutti i tempi, che non ha mai avuto i riconoscimenti che si meritava. Non è mancato un accenno all’ attualità con Silvio Buzzi, medico oncologo che ha aperto interessanti e ottimistiche prospettive per la prevenzione del cancro.

La serata è terminata col ricordo del libro di Franco Gabici “Quella strada per Marina”, strada all’epoca definita,  anche da D’Annunzio, una delle più belle del mondo.
(a cura di L. Pasotti)
 

Partecipanti 99, dei quali 60 Soci (pari al 57 %)